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PROBLEMI RISOLTI IN ORDINE ALFABETICO MA PRIMA DI ADOTTARE LE SOLUZIONI, ASCOLTA ALTRE CAMPANE, CHIEDI CONFERMA A DOTTORESSE, FARMACISTE, INGEGNERESSE, ECC...
Per
un dolore ad 1 dente, da morire, dovuto ai nervi dolorifici scopertisi,
non condividendo otturazioni, devitalizzazioni e farmaci di sintesi, ho
messo 3 gocce di argento colloidale sotto la lingua e mi è
passato MA SENTI PRIMA IL TUO MEDICO O FARMACISTA O ERBORISTA E MANGIACI INSIEME YOGURT...
La causa è stata di aver mangiato agrumi, masticandoli anche con
quel dente difettoso ma se avessi usato gli altri denti in salute
oppure ne avessi bevuto il succo, ciò non sarebbe successo...
credo che l'inconveniente si sarebbe verificato anche con altri
alimenti contenenti acidi simili, come ad esempio le bacche di rosa
canina, ecc.., mentre
invece l'aglio, con il quale gli antichi Egizi curavano i loro denti e
le nostre nonne chiudevano piccoli forellini delle pentole, ottenendone
una specie di cemento durissimo ed impermeabile, crea sopra i nervi
dolorifici una patina protettrice.... un
altro ottimo rimedio è stato quello di fare
una corsettina lieve, al primo manifestarsi dei sintomi del dolore, per
5 minuti e questo è davvero incredibile ma non troppo, è
risaputo che il movimento cura tutti i mali, come la malva. Mangiando
un'oliva cruda ho riscontrato che il succo tende anch'esso a proteggere
i nervi dolorifici dei denti; mettendo in mezzo ai denti, intorno ad
una gengiva infiammata, dei micro rotolini di peperoncino o meglio le
punte di quelli lunghi, che si prestano molto bene, tagliandole da una
parte o meglio praticandoci dei buchi con uno stuzzicadenti, per facilitare la propagazione delle sostanze benefiche dal loro
interno e
lasciandoceli agire a lungo, per esempio durante la notte, ho notato
delle proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche, poi, prima
di mangiare, si possono togliere e riutilizzare in seguito, non tanto
per risparmiare, quanto per sfruttarne forse di più gli
effetti positivi, dovuti ad una sorta di macerazione dentro la bocca
oppure inserirci i semi di detto peperoncino, con l'aiuto di uno
stuzzicadenti, certo, è un lavoro da orologiai ma con un
pò di pazienza, alla fine, ci si uò riuscire... se poi vi
sembra troppo difficile, potete venire da me che sarei felice di darvi
una mano, specialmente a te... Biancanera... al
limite anche tenendo questi peperoncini in bocca come delle caramelle,
vicini alle gengive infiammate, si dovrebbero ottenere lo stesso dei
buoni risultati, eventualmente, se troppo forti, avendoli
precedentemente tenuti un pò a bagno in un bicchier d'acqua... MA
ATTENZIONE, USATE I PEPERONCINI MENO FORTI, ALTRIMENTI SI POTREBBE INCORRERE IN
BRUCIORI CHE POTREBBERO CAUSARE ANCHE DEI DANNI!DENTI 060309
DIGESTIONE 250913 Però, alla lunga, il sotto detto olio di semi di girasole, digestione a parte, mi dava dei disturbi difficili da definire e così ho smesso di mangiarlo, pensando che Madre Natura lo abbia si creato ma per l'alimentazione animale, il suo contenuto importante di VITAMINA F si puo' ovviare mangiando pesce azzurro, noci e tutta la frutta secca in genere ma non fidatevi, detti disturbi strani che io ho attribuito all'olio di semi di girasole, potrebbero essere dovuti ad altri motivi, come per esempio che potrei esserne intollerante, dovete scoprirlo facendone delle prove, buona fortuna! DIGESTIONE 160409 Non digerivo l'olio di semi biologico di girasole, molto importante per il suo contenuto in vitamina F che si dice possa prevenire i neurodegenerativi morbi di Alzheimer, Parkinson, ecc... e siccome che quest'olio costa pochissimo e mi piace molto per gli intingoli, non per friggere perché è dannoso, cancerogeno, perché non è resistente alle alte temperature come quello di oliva che però di vitamina F ne contiene pochissima e siccome che comincio ad essere un 'ragazzo' di una certa età, a rischio di contrarre queste malattie, ho pensato di fare qualcosa per cercare di non incorrere in queste patologie, che potrebbero indurmi a fare delle cose strane, come per esempio dare dei piccoli morsi, spiacevoli, anche se indolori, a delle magrissime vecchiette innocenti, sulle braccia, ecc., così sono andato a caccia di un rimedio e l'ho trovato: lo mangio insieme al tarassaco, cotto leggermente, per distruggere il meno possibile delle sue vitamine o crudo, sia le radici, le foglie o i fiori, il tarassaco farebbe metabolizzare anche i sassi, la malinconia (infatti è antiastemico), ecc... LA VITAMINA F SI TROVA ANCHE IN BORRAGINE, SEMI DI LINO, RIBES, SESAMO, VINACCIOLI. Tarassaco, una delle piante più preziose, cotivata in Francia e Germania, come il grano o le patate ma ATTENZIONE! Si possono commettere errori, a cominciare da me, ce ne sono di molto somiglianti che potrebbero essere velenose, qundi, al minimo dubbio, per le erbe e per i funghi, RIVOLGIAMOCI A DEGLI ESPERTIi, UNIVERSITA' DI AGRARIA, BOTANICA E ASL O USL !!!!!!!!! immagine ingrandita LIEVITO NATURALE ACIDO 080609 Sono riuscito a farlo anche senza la polpa delle olive nere, come raccontato in precedenza, quindi solo con acqua dell'acquedotto, lasciata per alcune ore in bottiglie o caraffe aperte, per far evaporare l'eventuale cloro, nemico delle signorine fermentine e relativi compagni e farina integrale biologica della quale, ad intervalli di qualche ora è meglio aggiungerne 1 cucchiaino, con un goccio d'acqua, per non renderlo troppo asciutto, finché le bollicine sono più numerose e più grandi ed emana un gradevolissimo profumo dolce mentre prima solo un odore di farina, non ci vuole fretta, a volte può essere pronto in mezza giornata, a volte anche in più tempo, dipende da tanti fattori ma non è un problema, basta cominciare a prepararlo 1 o 2 giorni prima di quando voglio fare il pane, io preferisco farlo sempre nuovo, lasciarne un pezzetto per la volta successiva, per me è un problema per scioglierlo in acqua, non sono una massaia, a volte è piacevole ma più spesso è uno stress perché cucinare non è nella natura di noi maschietti... In ogni caso, se l'impasto viene messo in una pirofila in vetro da forno della Pirex, la lievitazione avviene in tempi molto più rapidi, specialmente nelle stagioni calde. LIEVITO NATURALE ACIDO 160409 Finalmente !!! Dopo anni di prove, sono riuscito a 'fabbricarmi' il mio LIEVITO NATURALE ACIDO... ho preso 25 olive nere, raccolte il mese scorso nelle colline magionesi, ancora attaccate ai rami di ulivi abbandonati, al limitare della foresta ma dovrebbero ancora essercene, alcune completamente secche, altre un pò meno, ho tolto le polpe dai noccioli, le ho messe dentro una piccola ciotola di terracotta, le ho frantumate con un legno di ulivo, ho aggiunto 3 cucchiai scarsi di farina biologica integrale di grano tenero e acqua dell'acquedotto, fino ad avere un impasto né troppo liquido né troppo denso, l'ho ricoperto con un fazzoletto di carta, l'ho messo vicino ai vetri della finestra per farci battere i raggi del sole, l'ho lasciato lì per una notte, 12 ore, ogni tanto mescolandolo con un cucchiaino (mia madre dice che non avrei dovuto mescolarlo, vedremo con altre prove se le daranno ragione e otterrò un risultato ancora migliore), aveva fatto delle bollicine molto piccole, quasi invisibili ed aveva un odore ed un sapore acido, caratteristiche di una buona riuscita, l'ho impastato poi con mezzo kg della stessa farina, lasciandone una cucchiaiata, con la quale ho preparato un altro LIEVITO NATURALE ACIDO, l'ho steso in una teglia di acciaio inox di cm 31x24 circa, che entra precisa nel fornettino, cosparsa con 2 cucchiai d'olio, l'ho messo al solito posto vicino alla finestra ricoperto con un coperchio sempre di acciaio inox... avendo letto che questi LIEVITI NATURALI ACIDI, dovrebbero, dopo 4-12 ore, far aumentare il volume dell'impasto, dopo 4 ore era sempre uguale, dopo 12 ore era sempre uguale, stavo per cuocerlo così quando, non so perché, ho deciso di lasciarlo lì per altre 12 ore, tutta la notte... al mattino il volume era raddoppiato ed emanava un profumo inebriante!!! L'ho messo a cuocere in un fornettino elettrico a 250 gradi per 35 minuti e ne è venuto fuori un pane fantastico, di un sapore dolce, mai visto né mangiato prima!!! Si è attaccato un pò nel fondo della teglia, la prossima volta metterò l'impasto a lievitare in una ciotola di terracotta più grande e poi, sempre mettendo i 2 cucchiai d'olio nel fondo della teglia, forse non si attaccherà, inconveniente verificatosi forse perché, durante le 24 ore, l'impasto aveva assorbito l'olio sottostante... ecco comunque, tra tantissimi, il parere della Dottoressa Kousmine riguardo ai LIEVITI NATURALI ACIDI, molto migliori del super utilizzato LIEVITO DI BIRRA che, secondo lei, agisce troppo velocemente, dando l'impressione di una lievitazione perfetta perché GONFIA l'impasto in poco tempo, mentre invece non PRODUCE UNA TRASFORMAZIONE MAGGIORE DEI SUOI COMPONENTI COME FANNO I LIEVITI NATURALI ACIDI, RENDENDOLI PIU' FACILMENTE DIGERIBILI E DISATTIVANDO DI PIU' L'ANTINUTRIENTE ACIDO FITICO, PRESENTE NEI CHICCHI INTEGRALI, DANNOSO PER LA SALUTE. Prossimamente proverò un pane che già gli amici crudisti mangiano, il così detto PANE ESSENE, senza cottura né LIEVITO NATURALE ACIDO ma solo chicchi di grano germinati, macinati, impastati con acqua e lasciati ad asciugare al sole, il risultato sembrerebbe ancor più soddisfacente, vedremo, a risentirci... |
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