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L'ALDILA' SECONDO ME |
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Pagina 1 Questa è la canoa sulla quale, dopo morto, mi sono ritrovato, sopra le acque del Tahoe Lake, agganciata a quella di 'lui'... Rawbert A. Wagner photo "Mariooo, chette nisse nbene, come stè?" "Mai stato meglio, oltrepassare el paso de la muerte è stata durissima, come con terrore prevedevo, una caduta tra i pianeti di un oscuro e gelido universo, in preda ad un delirio insostenibile, ad una sofferenza immane, più che mai mentale, che mi apparivano senza fine, un precipitare senza speranza di salvezza, senza speranza di uscire da quel tormento inumano, però ne è valsa la pena, pochi minuti e tutto si è risolto incredibilmente in modo positivo ed ora sono quì, presumo in paradiso, perché mi sento in paradiso, insieme a te che hai agganciato la tua canoa alla mia e che stai remando lentamente anche per me, io immagino chi tu sia ma non so se mi sbaglio..." "No, non ti sbagli, benvenuto, proprio in paradiso e si, io sono proprio quello che pensi, quello che tu chiamavi 'lui', nella tua vita di prima, se sei quì è perché hai pagato nella tua seconda vita il debito che ti eri creato comportandoti male nella prima, ovviamente parlo di comportamenti negativi consapevoli, quelli non consapevoli non si pagano... il tuo primo passaggio, che tu non ricordi, fu ancor più doloroso di quest'ultimo e non accettandolo e maledicendomi si accrebbe ancor più, insieme al tuo saldo col segno meno ma poi, nella seconda, portasti finalmente in parità il tuo bilancio ed ora eccoti quì... quello che qualcuno asseriva che io fossi uno che toglie la vita per sempre non è vero, come avevi intuito anche te, io do sempre un'altra possibilità, per infinite volte, a meno che delle persone decidano di voler morire definitivamente ma sarebbe una scelta loro, avrebbero libertà anche in questo e comunque sarebbero sempre in tempo a cambiare idea, trasmettendomela, pur dal mondo dei morti... prima questo ti sarebbe sembrato impossibile da verificarsi e impossibile da capire mentre ora che te l'ho spiegato puoi facilmente comprenderlo e crederci perché senti per certo che ti dico la verità..." "Si, è vero ma dimmi, perché mi hai dato la vita senza chiedermelo?" "Perché se te lo avessi chiesto, spiegandoti prima come sarebbe stata, mi avresti risposto di dartela..." "Me lo immaginavo, vedendone in anteprima le cose brutte ma anche quelle belle, non avrei potuto rifiutarla e allora devo dirti bravo, non c'è miglior regalo della vita, specialmente questa che tutti si possono guadagnare, l'hai studiata proprio bene, è una cosa semplicissima..." "Modestamente, comunque se uno si comportasse bene le cose brutte sarebbero vinte, non infernali, come sarebbe vinto, annullato, l'inferno del valico, cioè la morte, l'amore vince tutto..." "La mia mamma è quì vero? Lo sento che è quì..." "Si, certo, poi la cercherai, la rivedrai e la riabbraccerai da viva, non ti dico dov'è per non toglierti la gioia di trovarla da te, sappi solo che sta bene, ovviamente..." "Non vedo l'ora ma dimmi, siamo in un altro pianeta?" "No, siamo sempre nella tua cara Terra, solo che in un'altra dimensione e con abitanti e cose diverse che via via poi ti spiegherò..." "Io pensavo che quì non ci fosse più sofferenza e morte..." "Pensavi bene, sei sempre vulnerabile solo che, se ad esempio tu volessi ingerire un'erba velenosa non ci riusciresti e capendo desisteresti, se ti dovesse cadere una noce di cocco in testa, io la devierei, e così via... almeno, dovrebbe funzionare in questo modo, se i miei calcoli sono esatti..." "Si spera..." Afferriamo ovviamente le battute e ci mettiamo a ridere come due scemi... CONTINUA |
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