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Biancanera ed io, "in diretta" sul web di Mario Barcherini Pagina 47 Poverino, si 'allargava' troppo, la sua compagna gli morse la zampa sinistra, da lì il Passo prese il nome del Coyote Zoppo... IMAGINATIONS 190608 ore 084825 montagne dai cercatori d'oro... è tutto sereno..." "Era sereno... guarda dietro di te, quel nuvolone nero..." "Si Biancanera, lo vedo ma per piovere ne dovrebbero arrivare degli altri, da tutte le direzioni..." "Eppure io sento delle gocce..." In pochi minuti viene giù 'il finimondo' con tuoni e lampi che illuminano una densa oscurità, sembra notte fonda anche se sono le 10 del mattino, per fortuna ci troviamo vicini ad una gigantesca sequoia, ci infiliamo dentro a tempo di record, la prima cosa che facciamo è quella di arrampicarci all'interno, per 3 o 4 metri, fino ad una specie di cavità naturale, che da l'idea di una cameretta stile Cip e Ciop, è del tutto asciutta, le probabilità di assere colpiti da dei fulmini sono quasi nulle, bagliori che però illuminano di tanto in tanto i nostri visi, la mia mano si posa spontaneamente sulla sua guancia ma solo per farle sentire di esserle vicino, per proteggerla... "Mario, ti ricordi i nostri patti? Così non andiamo da nessuna parte, poi dalla guancia scendi sul collo... sediamoci appoggiandoci al tronco, dammi la mano, mi basta, con te non ho paura..." Passano le ore ma il temporale non accenna a diminuire, tra l'acqua che vediamo venir giù copiosa, attraverso una finestrina triangolare, non opera di mani umane, scorgiamo dei vapori bluastri, dall'odore dolce, simile a quello della vaniglia... sentiamo delle grida: "Biancanera! Mario! Dove siete!?" "Siamo qui!" Rispondiamo all'unisono... "Mario, guarda, è il cameriere dell'Alaska Hotel, a bordo della macchinina da Golf, strano, ha un faro bianco ed uno giallo..." "Su, salite, siete stati fortunati, vi ho trovati quasi subito..." Ci mettiamo sui 2 sedili posteriori, perchè in quello vicino al provvidenziale omino, c'è una bambina uguale identica a quella del quasi finale del video di Pagina 38, come dovrebbe essere, nella nostra immaginazione, la nostra prima figlia... porgendoci la manina: "Piacere, mi chiamo Blanche, siete fidanzati?" "Quasi..." Le risponde Biancanera... "Signorina, intravedo in lei un carattere un pò troppo indeciso, o sbaglio? Tommy, che ti prende? Stai sbagliando completamente strada... per quì vai dritto al Passo del Coyote Zoppo..." "Scusami, una distrazione, non riesco a spiegarmela..." La piccolina, girandosi poi verso di noi: "Ragazzi, se non sono indiscreta, cosa state confabulando?" "Niente... niente..." Le dico, mentre Biancanera: "Amore... scusami ma... ti sei lavata questa mattina? Hai un odorino poco gradevole, tieni, strofinati una di queste sotto le ascelle, sono ottime..." Dopo una cenetta leggera, consistente in una trota bollita a testa, con relativo brodino caldo, un pò frastornati e stanchi, ci auguriamo la buona notte... il mattino dopo, Biancanera: "Signor Tommy, la bambina di ieri sera è sua figlia?" "Quale bambina?" "Quella seduta nella macchinina sul sedile davanti, accanto al suo..." "Eh! Eh! Eh! Capisco... non siete i primi ad essere stati vittime delle allucinazioni dovute ad un geyser in mezzo alla foresta... emette dei vapori che causano questo inconveniente, per niente apocalittico, anzi... non c'era nessuna bambina seduta accanto a me, eravamo solo noi 3..." "Non è possibile, le ho dato una salviettina, una l'ho usata io e una Mario, ne avevo 4, me ne è rimasta una..." "Non può essere, una l'avrà persa, controlli meglio..." "Non può essere..." Continua a dirci e a dirsi, perplesso, allontanandosi, ma non sembra del tutto convinto, non lo sembra affatto... |
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